Sempre più spesso i pazienti chiedono se avranno la possibilità di recuperare un bel sorriso dal momento che hanno perso elementi dentari e non hanno osso a sufficienza per poter effettuare una riabilitazione fissa su impianti. Oggi è possibile rispondere a questa esigenza grazie alla costante collaborazione con gli odontoiatri. Il ruolo del chirurgo maxillo-facciale infatti può essere non soltanto quello di posizionare le viti su cui il dentista realizzerà la protesi ma anche ricostituire l’osso dove fosse insufficiente.

Le moderne tecniche chirurgiche e dispositivi atraumatici permettono di effettuare rigenerazione ossea partendo proprio dall’osso del paziente oppure quando necessario innestare materiali sicurissimi ed efficacissimi. Gli interventi si svolgono per la maggior parte in studio in anestesia locale con un recupero pressoché immediato riprendendo la normale attività lavorativa il giorno seguente.
Al giorno d’oggi sempre più pazienti si rivolgono agli “specialisti del sorriso” per ottenere il ripristino di elementi dentari fissi. Non sempre però la quantità di osso che il paziente presenta è sufficiente a poter posizionare degli impianti in titanio su cui poi poter realizzare la protesi dentaria. Per tale motivo oggi sono affermate numerose tecniche di rigenerazione dell’osso che permettono anche a chi non è un candidato ideale di poter al fine ottenere una protesi fissa dentale su impianti. Il ruolo del chirurgo maxillo-facciale è quello di coadiuvare il dentista e supportare il progetto protesico con l’apposizione di nuovo osso o la sua rigenerazione.

A tal proposito presso la nostra struttura prossimo offrire le seguenti metodiche terapeutiche: 

GBR- Guided Bone Regeneration

La rigenerazione ossea guidata (GBR) è una tecnica chirurgica che prevede l’utilizzo di membrane in associazione o meno a materiali di riempimento, al fine di ricreare un’adeguata rigenerazione del tessuto osseo mancante per poter poi inserire impianti endo-ossei non solo in un adeguato volume osseo che circondi completamente tutta la superficie implantare, ma anche in una posizione ottimale per la successiva riabilitazione protesica (Chiapasco et al.)

Le membrane posso essere di varia natura: di collagene animale o sintetiche con rinforzo in titanio o senza.

Il principio è di riempire il difetto con un innesto osseo prelevato dal paziente oppure di animale e coprire l’innesto stesso con queste membrane. Per difetti più ampi si usano membrane rinforzate. 

I difetti più grandi possono essere riabilitati anche con altre tecniche

MESH IN TITANIO CUSTOM MADE

le cosiddette griglie rappresentano una estremizzazione in termini tecnici del concetto di GBR ove infatti la membrana viene sostituita da una griglia in titanio che protegge l’innesto e si fa carico delle sollecitazioni masticatorie nel periodo post operatorio. 

La particolarità delle griglie Custom made è che possono essere realizzate su disegno digitale a partire dalla tc del paziente per sopperire con assoluta precisione al difetto osseo di quello specifico paziente. Ciò diminuisce notevolmente l’invasività della procedura con un abbreviamento dei tempi intraoperatori e di recupero. 

INNESTI OSSEI AUTOLOGHI

innesto osseo ramieri

Visione di un innesto osseo prelevato dalla mandibola per riabilitare zona con perdita post-traumatica

 

Una evoluzione delle tecniche di GBR è stata codificata dal Dott. Khoury che prevede l’utilizzo di lamine fosse prelevate in maniera mininvasiva dal paziente per proteggere gli innesti di osso. IN questo caso il vantaggio diretto è che si limita la necessità di rimozione della eventuale membrana in titanio in quanto l’osso innestato proveniente interamente dal paziente non  necessita di un secondo intervento. Questa tecnica trova una delle sue indicazioni più precise nei pazienti che hanno perso gli elementi posteriori dell’arcata inferiore. In questo caso infatti molto spesso la mandibola si assottiglia e necessita per poter posizionare impianti dentali di questo genere di riabilitazione.

 

 

TEMPI CHIRURGICI

Tutte queste procedure possono essere eseguite ambulatorialmente in anestesia locale e la durata solitamente non supera per i casi più complessi i 90 minuti. 

I pazienti che lo desiderassero possono beneficiare di una sedazione cosciente effettuata dall’anestesista che rende l’esperienza assolutamente semplice da affrontare.

Normalmente non sono necessari giorni di malattia post intervento. Si può osservare un lieve edema per i primi 2-3 giorni post operatori. Sono necessari antibiotici ed il dolore è solitamente controllabile con antidolorifici come la tachipirina.